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Centrale Eugenio Montale (SP)

© Attilio Giacchè 

La centrale, risalente agli anni ’60, fu costruita in piena città. Nel 1990 gli abitanti di La Spezia, con un referendum popolare, espressero la volontà di far chiudere la centrale entro il 2005, cosa che però non è accaduta. L’impianto, nel frattempo, ha subito pesanti modificazioni sul piano tecnologico, che hanno portato la conversione a gas di due gruppi e l’istallazione di desolforatori e denitrificatori al gruppo a carbone rimasto – misure resesi necessarie anche per l’allarme lanciato da studi e perizie che attestavano il grave impatto prodotto dalla centrale sui territori circostanti, oltre che per il rispetto dei limiti di legge.

Stando alle dichiarazioni ufficiali di ENEL, l’impianto chiuderà al massimo entro il 2021, anno in cui scadrà l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).

Il comune di La Spezia ha nel frattempo convocato un tavolo di confronto con l’azienda e tutti i portatori di interesse al fine di vagliare le possibili opzioni di utilizzo produttivo dell’area dopo la chiusura dell’impianto.

 

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