Chiudere le centrali a carbone per promuovere salute e ambiente: la richiesta di medici e ambientalisti a Savona

E’ il carbone tra tutti i combustibili fossili quello che minaccia di più la nostra salute oltre ad essere la principale minaccia per il clima del pianeta.
A Savona medici e ambientalisti dichiarano a gran voce “NO al carbone, SI al futuro”, durante il Convegno del 15 Luglio dal titolo “L’impatto sanitario del carbone – la funzione sociale del medico: promotore di salute e di ambiente”, realizzato presso la splendida Fortezza Priamar e organizzato da WWF Italia, Ordine dei Medici della Provincia di Savona e Associazione Medici per l’Ambiente ISDE Italia con il patrocinio del Comune di Savona.
Se si chiudessero tutte le centrali elettriche alimentate a carbone in Europa si eviterebbero oltre 18.200 morti ogni anno, si risparmierebbero 2.100.000 giorni di cure farmacologiche e fino a 42,8 miliardi di euro l’anno in costi sanitari, secondo quanto riferito dall’associazione europea Heal – Healt and Enviroment Alliance intervenuta al convegno. Mentre, nella sola località di Vado Ligure (SV), si potrebbero evitare ogni anno ben 48 morti e oltre 300 persone ricoverate.
Scarica qui i documenti della conferenza:
Dossier “L’impatto sanitario del carbone”
Allegato – La funzione sociale del medico: promotore di salute e di ambiente
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