Accordo di Parigi: a che punto è l’Italia?

Il Consiglio dei Ministri dell’Ambiente dell’Unione Europea ha approvato la ratifica rapida da parte della UE dell’Accordo di Parigi sul Clima. Dal momento che per entrare in vigore il trattato ha bisogno di essere ratificato da almeno 55 Stati per almeno il 55% delle emissioni, l’Accordo di Parigi diventerà operativo un mese dopo che queste condizioni si saranno verificate, dunque in tempo per la Conferenza ONU sul Clima di Marrakech (COP22) che si terrà dal 7 al 18 novembre 2016. Con le ratifiche già notificate da 61 Paesi (tra cui 7 europei) attestanti per il 47, 79% delle emissioni di gas serra, il traguardo è vicino.
Ma a che punto è l’Italia con la ratifica?
“Il ministro Galletti aveva promesso che il Governo avrebbe almeno presentato il disegno di legge di ratifica entro il mese di settembre. Oggi è il 30 settembre, possiamo dire che siamo di fronte a un impegno mancato. Ma ancor più ci preoccupano le voci che vedono accomunata l’Italia alla Polonia nell’osteggiare la divisione dell’obiettivo europeo tra gli Stati: questo vuol dire che, nonostante tutte le promesse, non si intende intraprendere seriamente la strada della decarbonizzazione?”.
Chiede Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia.
Leggi qui il comunicato del WWF Italia.
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