“Hera esca dal carbone di Saline Joniche”, il 5 aprile a Bologna incontro pubblico per dire no al carbone

In Emilia Romagna, associazioni e comitati lanciano l’appello al Gruppo Hera chiedendo l’uscita dell’azienda partecipata dal progetto della centrale a carbone di Saline Joniche in Calabria.
Gli ambientalisti firmatari della lettera – Comitati Acqua bene comune dell’Emilia-Romagna e dalle articolazioni regionali di Legambiente, Wwf, Greenpeace, Re: Common e comitato “Sì alle energie rinnovabili, no al nucleare” – chiedono ai sindaci dei comuni azionisti di non sostenere un’azienda che investe nel carbone, soprattutto a seguito della risoluzione del Consiglio Regionale contro la riconversione della centrale Enel di Porto Tolle, situata sul delta del Po.
Il gruppo Hera partecipa con il 20% del capitale al consorzio SEI, il progetto di costruzione di una centrale a carbone a Saline Joniche in provincia di Reggio Calabria, di cui è parte anche a Repower con una quota del 57,5% e che dopo il referendum dello scorso 22 settembre dovrà presumibilmente cedere le sue azioni.
Il carbone è il combustibile con le più alte emissioni di CO2 che rappresenta la minaccia più forte alla lotta ai cambiamenti climatici e, in più, è anche il combustibile con maggiori emissioni di sostanze inquinanti che hanno gravissimi impatti sulla salute delle persone. Per tali motivi le associazioni e i comitati promotori danno appuntamento alla cittadinanza e alle Istituzioni a Bologna il 5 aprile, a partire dalle 9:30 presso la Sala dello Zodiaco in via Zamboni 13, per un incontro pubblico.
Consulta la lettera inviata ai Sindaci Azionisti del Gruppo Hera
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