No al Carbone: gli ambientalisti spingono Hera ad uscire dal progetto Saline Joniche

A Bologna, il 23 aprile numerose associazioni ambientaliste e comitati hanno espresso nuovamente il No al Carbone. Durante l’assemblea dei soci di HERA, la multiutility a partecipazione pubblica, gli ambientalisti hanno richiesto a gran voce che l’impresa esca definitivamente dal progetto di centrale a carbone di Saline Joniche, in provincia di Reggio Calabria.
Il progetto carbonifero di Saline Joniche, come per altro recentemente ribadito dalla Commissione intergovernativa Onu sul cambiamento climatico (IPCC), rischia di produrre impatti devastanti sulla salute, sul territorio e sui cambiamenti climatici. Per la Commissione Onu, l’unica possibilità per salvare il clima è ridurre consistentemente l’utilizzo di combustibili fossili ad iniziare dal carbone.
È quindi inaccettabile che la più importante multiutility della regione Emilia-Romagna continui ad essere la maggiore azionista di progetti energetici basati sul carbone che oltre Saline e vede la partecipazione in Tirreno Power, una società i cui vertici sono sotto indagine per la morte di oltre 400 persone del savonese per malattie respiratorie e cardiovascolari.
Secondo gli ambientalisti – Coordinamento Emilia Romagna Comitati Acqua Bene comune, Legambiente, WWF, GREENPEACE Italia, RE:COMMON, Comitato Sì alle Energie Rinnovabili – No al Nucleare, Comitato No Carbone Saline Joniche – è necessario adottare politiche virtuose per la riduzione di CO2, come per altro proposto dai Comuni azionisti di HERA.
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