Referendum in Svizzera decide il NO al carbone: gli investimenti per la centrale di Saline Joniche vanno cancellati

Da oggi è ancora più chiaro: neanche la popolazione grigionese, “azionista” di maggioranza di Repower, vuole che la società con sede nei Grigioni investa nel carbone, né in patria, né oltreconfine. La vittoria del SI al referendum “Per un’energia pulita senza carbone” obbliga il Governo svizzero e il Gran Consiglio a usare ogni mezzo politico e giuridico per fare in modo che la Repower rinunci al progetto a carbone di Saline Joniche.
“Ringraziamo il comitato referendario, il WWF Grigioni e tutta la popolazione grigionese per questo importante risultato” esulta Maria Grazia Midulla, responsabile clima ed energia del WWF Italia. “A questo punto Repower dovrà prendere atto che nessuno, a parte lei, vuole la centrale a carbone di Saline Joniche: non la vuole la popolazione grigionese, né quella calabrese, non la vuole la regione Calabria, né i comuni dell’area grecanica calabrese. Ci uniamo all’invito del comitato referendario svizzero che ha promosso la consultazione: Repower rispetti la volontà popolare, abbandoni questo scellerato progetto e cominci a investire nel futuro, ovvero nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica”.
La vittoria del SI dimostra che anche nei Grigioni, così come in Calabria, è sentita l’esigenza di una vera svolta energetica che guardi al futuro e rispetti le realtà locali, la salute umana e l’ambiente. In questo scenario non c’è posto per centrali a carbone, per quanto moderne esse siano; i grigionesi vogliono che l’azienda attui una politica energetica amica del clima.
La soddisfazione per questo importante ha rapidamente valicato le Alpi e percorso tutta la penisola fino a Saline Joniche, dove tutte le realtà coinvolte hanno accolto con gioia questo forte segnale di solidarietà. Il Coordinamento Associazioni Area Grecanica e il WWF Calabria sono convinti che questa decisione sia il colpo mortale per la centrale a carbone.
Lascia un Commento