Il WWF al Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea: più trasparenza nelle decisioni sul clima

Il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea (Affari Generali) ha respinto un ricorso presentato dall’ufficio europeo del WWF che chiedeva maggiore trasparenza nelle decisioni prese dal Consiglio riguardo le politiche energetiche e ambientali dell’UE.
È ormai prassi consolidata che il Consiglio, a dispetto di quanto previsto dai trattati costitutivi dell’Unione, prenda delle decisioni importanti per la vita dell’Unione senza un formale voto , ma attraverso “conclusioni” o “protocolli” che vengono accettati senza un voto a maggioranza. Come se non bastasse, questi documenti non vengono nemmeno tradotti in tutte le lingue dell’Unione, come invece succede per i provvedimenti che seguono l’iter previsto dai trattati.
Il WWF critica fortemente questa prassi scorretta che, tra il giugno 2011 e il giugno 2012, ha portato a tre veti da parte della Polonia sulle nuove politiche energetiche dell’UE tese a sviluppare un’economia europea a basse emissioni di carbonio entro il 2050. Questi veti ripetuti da parte della Polonia, il maggiore estrattore di carbone dell’Unione, hanno anche annacquato la posizione dell’UE al tavolo dei negoziati sul clima delle Nazioni Unite.
“I cittadini dell’Unione meritano di sapere perché il Consiglio si è autocensurato sulla lotta contro i cambiamenti climatici“, ha detto Jason Anderson, responsabile Clima ed Energia presso la sede europea del WWF. “Lo strato di ghiaccio artico si sta sciogliendo più velocemente di quanto i nostri politici possano prendere decisioni. Non è accettabile che i ministri lavorino al di fuori dei trattati e del sistema di regole che dovrebbero essere alla base del progresso dell’Unione Europea.”
Nella decisione il Consiglio dei Ministri ha detto al WWF che “dopo un ‘indagine approfondita” il Consiglio “non è in grado di identificare” un documento che lo obblighi a rinunciare alla prassi che prevede la stesura di conclusioni e protocolli.
Secondo il WWF, al contrario, i trattati UE dicono chiaramente che il Consiglio “delibera a maggioranza qualificata” (articolo 16 TUE) ogniqualvolta si entra in nuovi accordi internazionali, come quello delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) (articolo 218 del TFUE).
25.9.2012 – Riccardo Nigro
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